Come combattere la mosca dell’olivo

In agricoltura, i terreni di coltura sono spesso vittima di attacchi patogeni animali, e a fine estate uno dei rischi maggiori è la mosca dell’olivo.

Questo insetto, chiamato scientificamente Bactrocera oleae, è una serissima minaccia per i raccolti, soprattutto per quanto concerne le olive.

Gli agricoltori, infatti, tendono a prevenire la proliferazione di questa mosca con trattamenti preventivi a partire dalla seconda metà di agosto. Tuttavia, ad aumentare il rischio di possibili crescite di questi animali ci possono essere anche cause climatiche. Infatti la Bactrocera oleae è solita deporre le larve, all’interno della drupa delle olive, anche dopo manifestazioni di pioggia.

Per questo motivo, oltre a trattamenti pesticidi programmati, l’imprenditore agricolo deve sapere agire prontamente con interventi straordinari per tutelare il raccolto.

Quando si sviluppa la mosca dell’olivo?

Questo insetto molto dannoso, come tutti gli esseri viventi, sviluppa un proprio habitat ideale per crescere e prosperare. Il problema, per gli agricoltori, è che questo particolare tipo di mosca depone le sue uova all’interno del frutto dell’ulivo, compromettendo il lavoro e l’investimento.

Generalmente, la Bactrocera oleae depone le sue uova a fine agosto, trovando in quel periodo dell’anno il giusto equilibrio tra temperatura, grado di umidità e maturazione delle olive.

In linea di massima le condizioni ideale per la proliferazione di questo insetto sono:

  • Temperature non superiori ai 32-34 °C.
  • Clima con grande umidità
  • Cultivar precoci
  • Cultivar da mensa o a duplice attitudine
  • Coltivazione svolta in regime irriguo

Tuttavia, durante la maturazione delle olive, la mosca dell’Olivo può comparire nelle seguenti condizioni:

  • Abbassamento della temperatura estiva
  • Pioggia
  • Aumento del grado di umidità nell’aria

La crescita delle larve porta a danni sia qualitativi che quantitativi. Infatti, le larve sottraggono la quantità di polpa nell’oliva, diminuendo la quantità di olio estraibile. Anche le olive da tavola, in presenza delle punture, vengono scartate dalla linea produttiva.

Inoltre, l’olio estratto dalle olive attaccate è di minore qualità, con un più alto grado di acidità e un minor grado di conservabilità del prodotto finale.

Quali trattamenti effettuare per prevenire la mosca dell’olivo?

Come tutti i trattamenti per la prevenzione del frutto, anche la pianta dell’ulivo necessità di alcune buone pratiche preliminari. Innanzitutto è ideale praticare l’inerbimento per controllare insetti e grado di umidità all’interno del terreno di coltura. Inoltre, altra buona norma è quella di praticare una potatura non troppo ricorrente al fine di evitare troppi attacchi da parte delle mosche.

Alcuni imprenditori agricoli creano un clima di biodiversità, ossia favoriscono la crescita di insetti che tendono a minacciare la mosca, evitando l’attacco sul frutto. Tuttavia questa pratica non è la più utilizzati per una serie di motivi.

Nei terreni poco estesi è consuetudine utilizzare un monitoraggio e una cattura massale della mosca attraverso trappole cromotropiche. In terreni di coltura troppo estesi questa pratica diverrebbe troppo dispendiosa economicamente per l’imprenditore agricolo.

Altri imprenditori utilizzano esche proteiche per depistare e uccidere l’insetto.

La pratica maggiormente utilizzata per prevenire l’attacco di questo patogeno è la distribuzione di una soluzione di acqua e fitofarmaco (o soluzioni naturali qualora l’imprenditore agricolo produca a marchio Bio) mediante l’utilizzo di atomizzatori o pompe a spalla.

Questa soluzione è la meno dispendiosa a livello economico e garantisce una maggiore celerità nel trattamento e una copertura più ampia nella distribuzione della soluzione difensiva. Questa pratica, inoltre, garantisce ulteriori vantaggi se eseguita tramite le giuste attrezzature irroratrici, in grado di ottenere una più efficace e omogenea penetrazione all’interno della vegetazione. 

Come scegliere l’atomizzatore giusto per il tuo ulivo

Per questo tipo di frutteto la ventilazione è un elemento essenziale per la buona riuscita del trattamento. Infatti, riuscire ad ottenere una giusta nebulizzazione dei fitofarmaci è vitale per ottenere il migliore risultato possibile, che deve essere supportato anche da effettivi risparmi di natura economica, legati agli assorbimenti oltre che a minori danni per l’ambiente circostante.

Questi temi, di vitale importanza, sono stati ampiamente descritti nella nostra guida all’acquisto dell’atomizzatore (disponibile cliccando qui).

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