In Agricoltura le minacce dei parassiti, di natura animale o vegetale, hanno spinto sempre più gli imprenditori agricoli a servirsi di fitofarmaci, distribuiti tramite atomizzatore agricolo o macchine irroratrici. Si stima, infatti, che ogni anno circa il 25% dei raccolti vada perduto per via degli attacchi di questi patogeni.
Questi rischi hanno portato, col passare degli anni, ad analizzare attraverso lo studio dei fitofarmaci nuove soluzioni per tutelare colture e investimenti. L’uso sempre maggiore di queste soluzioni fitosanitarie ha portato la legislazione italiana, tramite il DL 65/2003, a regolarne l’utilizzo.
L’utilizzo e l’acquisto dei fitofarmaci, e il conseguente uso di questi macchinari, necessita tuttavia di una abilitazione, regolata dal DL 150/12 (art 24 c. 1), pena una multa.
La distribuzione sui campi dei campi avviene tramite l’utilizzo di un apposito macchinario agricolo di irrorazione, ossia l’atomizzatore. Questo strumento sfrutta un serbatoio che miscela in parti variabili, a seconda dell’esigenza dell’agricoltore, acqua e sostanza fitosanitaria.
La distribuzione viene in seguito effettuata tramite una pompa e un ventilatore in base alle necessità dell’imprenditore agricolo e del suo terreno. Infatti, la scelta di questo importante attrezzo varia in base a importanti fattori, che se male analizzati possono portare a un errato acquisto e una resa che non soddisfi le esigenze dell’imprenditore agricolo.
Tra i fattori di maggiore rilevanza è importante citare:
- Dimensioni del terreno
- Tipo di colture
- Distanza tra gli alberi
- Umidità dell’aria
- potenza trattrice
Proprio per questi fattori ogni agricoltore deve scegliere con cura la macchina a cui affidarsi al fine di ottenere la miglior resa possibile per il suo raccolto.
Le categorie di atomizzatori in commercio
Esistono due grandi macro categorie per quanto concerne gli atomizzatori:
- Atomizzatori portati
- Atomizzatori trainati
L’atomizzatore portato si collega al trattore tramite attacco a tre punti e si compone di una cisterna, con una capacità che oscilla dai 200 agli 800 litri in base alle necessità. Il fattore indispensabile per la corretta distribuzione del agrofarmaco è l’apparato ventilatore, che può essere di tipo:
- assiale (che può variare da un diametro di 500 a 1000 mm):
- centrifugo
All’apparato ventilatore si aggiunge la scelta del gruppo pompa, che può distinguersi a sua volta in:
- alluminio
- ottone
L’atomizzatore trainato si differenzia per le maggiori capacità del serbatoio (da 500 a 3000 litri), per gli apparati ventilatori, che si distinguono a loro volta in:
- assiale (che può variare da un diametro di 500 a 1000 mm):
- centrifugo
All’apparato ventilatore si aggiunge la scelta del gruppo pompa, che può distinguersi a sua volta in:
- alluminio
- ottone
Oltre al collegamento alla trattrice, che avviene attraverso un occhione, o gancio, opportunamente fissato alla struttura dell’atomizzatore.
Quale atomizzatore agricolo scegliere in base al proprio trattore
In commercio esistono diversi tipi di macchinari per l’irrorazione, e anche l’atomizzatore agricolo è uno strumento che dispone di una vasta gamma di prodotti in commercio, in base alle più disparate richieste.
La scelta dell’atomizzatore è legata alla potenza della trattrice. In linea di massima si tende a seguire i parametri del seguente schema:
- Per trattrici fino a 45 cavalli si suggeriscono atomizzatori portati da 200 a 400 litri con apparati ventilatori assiali da 500 a 700 mm oppure atomizzatori trainati da 500 litri
- Per trattrici da 50 a 70 cavalli si suggeriscono atomizzatori portati da 400 a 500 litri con apparati ventilatori assiali da 500 a 800 mm, o centrifughi, a seconda delle tipologie di colture oppure atomizzatori trainati da 600 a 1000 litri
- Per trattrici da 75 a 120 cavalli si suggeriscono atomizzatori portati da 500 a 800 litri con apparati ventilatori assiali da 700 a 1000 mm, o centrifughi, a seconda delle tipologie di colture oppure atomizzatori trainati da 1000 a 2000 litri
- Per trattrici superiori ai 120 cavalli si suggeriscono atomizzatori trainati da 3000 litri con apparati ventilatori da 1000 mm, o centrifughi ad altissime prestazioni
Quale apparato ventilatore scegliere in base alle proprie colture
La scelta dell’apparato ventilatore è fondamentale ai fini di un risultato ottimale. Come precedentemente visto, la scelta dipende dalla tipologia di coltura da irrorare.
Si consiglia indicativamente di seguire lo schema sottostante:
- Per colture a basso fusto(3-5 metri): apparati ventilatori da 500 a 700 mm
- Per colture a medio fusto (5-6 metro): apparati ventilatori da 800 mm
- Per colture a medio alto fusto (7-8 metri): apparati ventilatori da 900 mm
- Per colture ad alto fusto (9-12 metri): apparati ventilatori da 1000 mm
- Per colture oltre i 12 metri(pioppi, nocciole, castagne, ecc): apparati ventilatori con girante centrifuga e testata a cannone
- per le serre, colture a pieno campo (ove possibile): apparati ventilatori con girante e centrifuga a lunga gittata
Le prestazioni e gli assorbimenti degli apparati ventilatori possono subire variazioni importanti a parità di dimensioni a seconda del fornitore e/o della progettazione a monte. Per questi motivi i risultati di irrorazione ottenuti potrebbero variare notevolmente.
Non meno importante è riuscire ad ottenere una macchina personalizzata che possa aiutare l’imprenditore agricolo a ridurre la deriva, riducendo gli sprechi del prodotto chimico che spesso non centra il bersaglio o lo centra in maniera non ottimale con conseguenti vantaggi di natura economica nella gestione dell’impresa.
La personalizzazione delle macchine operatrici, inoltre, aiuta l’imprenditore agricolo a non contaminare eventuali aree di produzione di alimenti Bio, che siano di propria proprietà o di convicini, inoltre può aiutare a non contaminare aree urbane nelle vicinanze dei terreni di coltura.