L’importanza dell’assorbimento nelle macchine agricole

Nel mondo delle macchine agricole, uno dei fattori più sottovalutati è quello legato all’assorbimento.

In agricoltura, tra i macchinari più utilizzati, l’atomizzatore è quello con più variabili che l’imprenditore agricolo deve conoscere al fine di ottenere il miglior risultato, stabilito assieme, ed anche, al proprio agronomo. 

Questo strumento, infatti, serve a irrorare le piante con una formula di acqua e soluzione fitosanitaria, distribuita in forma di goccioline dopo il passaggio nell’ugello, creando una miscela tra liquidi e aria.

Proprio per la varietà di componenti, questo strumento necessità di diversi accorgimenti al fine di fornire all’imprenditore agricolo il risultato sperato, garantendo una buona resa per quanto concerne il prodotto e un abbattimento di costi derivanti da un cattivo utilizzo, soprattutto per quanto concerne la deriva.

Tuttavia, questo strumento necessità lo studio di una componente vitale per arrivare allo scopo preposto: l’assorbimento di potenza.

Cos’è l’assorbimento di potenza nelle macchine agricole

L’atomizzatore agricolo funziona mediante un apparato ventilatore che spinge, mediante degli ugelli, una soluzione liquida contenuta in un serbatoio in una forma nebulizzata in una zona mirata, riducendo la deriva. 

Oggi molti imprenditori agricoli guardano alla deriva per testare l’efficacia del nebulizzatore, tuttavia anche l’assorbimento è un parametro importante per capire l’efficacia della macchina.

In termini tecnici l’assorbimento viene definito come il rapporto tra la portata di gas e la pressione che la girante gli cede.

In altri termini questa definizione si riferisce alla quantità di pressione d’aria che la ventola riesce a spingere.

Un elevato assorbimento di potenza generato dall’apparato ventilatore, non consente allo stesso di sviluppare le elevate prestazioni che permetterebbero alla miscela di penetrare in modo corretto sul bersaglio, nonché all’interno della vegetazione più folta portando quindi a un maggior consumo di fitofarmaco, aumentando costi relativi ai pesticidi e all’usura della ventola, e di tutti gli organi che la compongono.

In termini pratici, una parte dell’aria aspirata resta all’interno del convogliatore, creando così un “tappo d’aria” interno, con conseguenti diminuzioni delle prestazioni e dei risultati.

Al contrario, il basso assorbimento permette alla ventola di gettare fuori una maggiore quantità d’aria, favorendo una più efficace prestazione della macchina. Questo fattore incide molto sulla prestazione dell’apparato ventilatore e sull’efficacia del trattamento fitosanitario

Per questo l’imprenditore agricolo dovrebbe prediligere un atomizzatore con un basso grado di assorbimento al fine di ottenere le performance desiderate, di salvaguardare la trattrice agricola, e ridurre i consumi di carburante.

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