La bassa temperatura, se da una parte può essere causa di riduzione o danno allo sviluppo vegetativo dell’olivo, dall’altra, consente all’olivo una maggiore differenziazione dei boccioli fiorali, per cui le annate seguenti ad inverni freddi (es. inverno 2012) sono normalmente annate (es. 2013) caratterizzate da maggiori allegagioni, di questo se ne dovrà tenere in debito conto soprattutto al momento della potatura.
Nell’annata in corso vi sono stati alcuni danni da gelo che hanno riguardato gli olivi siti nelle aree più interne e quelli posti in aree depresse. I danni possono andare dalla defogliazione alla devitalizzazione dei rami (distacco dell’epidermide dalla corteccia per formazione di cristalli di ghiaccio), delle branche e del tronco (fessurazioni e spaccature sulla corteccia, ammarronamento della zona del cambio).
Considerato l’inverno rigido e la presenza, in alcune zone, di danni da gelo la potatura potrà essere effettuata con ritardo (Marzo) e potrà essere maggiore, comunque mai superiore ad un 20/30% della chioma per evitare eccessive allegagioni, soprattutto se se gli uliveti non sono irrigui e se l’anno prima hanno avuto una scarsa produzione e per limitare l’alternanza produttiva.
Gli interventi di recupero vanno effettuati nel mese di Marzo, all’inizio dell’attività vegetativa, poiché vi è la necessità di individuare le parti dei germogli danneggiate (entità del danno) e dove e con quale intensità l’albero è in grado di vegetare.